buongiorno, di seguito trovate le prime sei puntate del Bollettino Imperiale, l'osservatorio settimanale di Limes dedicato alla Cina e alle nuove vie della seta. Grazie al sostegno di TELT.
Pechino esercita ancora una certa influenza su alcuni gruppi etnici armati che combattono contro Naypidaw, ma i progetti infrastrutturali sino-birmani e la necessità di accedere all’Oceano Indiano bypassando lo stretto di Malacca spingono la Repubblica popolare a sostenere con maggiore convinzione di prima il processo di pace.
Il nuovo provvedimento è il fulcro del sistema creato da Xi Jinping per trasformare il paese in una potenza cibernetica e difenderlo da minacce esterne e interne. Le aziende straniere temono che la cornice legale consenta a Pechino di accedere ai loro dati e le renda meno competitive nel mercato della Repubblica Popolare.
Il ritiro degli Usa di Trump dell’intesa negoziata da Obama nel 2015 avvicina sempre più Pechino a Berlino, mentre con Bruxelles restano le divergenze economiche. La Cina può farsi alfiere dell’ambiente a livello globale a patto che gli sforzi per ridurre l’inquinamento in patria diano risultati.
La rassegna mensile delle notizie geopolitiche più importanti nella cornice della Belt and road initiative. A cominciare dai risultati conseguiti da Gentiloni al forum dedicato al progetto lanciato da Pechino.
P’yongyang resta fondamentale nelle strategie di Pechino. Ma il rischio di un conflitto tra il regime di Kim e gli Usa di Trump mette in crisi la stabilità ai suoi confini. E nel lungo periodo potrebbe spingere la Repubblica Popolare a ripensare le sue strategie regionali.
L’evento svoltosi a Pechino ha consolidato l’immagine della Bri, pilastro della politica estera di Xi Jinping. La Repubblica Popolare investirà nei porti di Genova e Trieste. Il test missilistico di P’yongyang ha ricordato a tutti che la crisi nella penisola coreana è tutt’altro che conclusa.