70.- Millelire; col·lecció divulgativa de llibres de butxaca; 8-XI-19
LIBER100, 70
recomanacions bibliogràfiques
una selecció de desenes de llibres/opuscles descarregables gratuïtament, una col·lecció amb títols seleccionats des d'una perspectiva post 68. Això sí, en italià. Només en els 90 se'n van vendre 20 milions. Això pot passar a la pobra, trista, bruta, ...?
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En pots llegir qualsevol aquí: http://www.stradebianchelibri.com/millelire.html
Ara, també reproposats com e-book lliurement dscarregablement.
Epicur, Plutarc, Pitàgores, Eràclit, Eurípides, Ovidi, Marcial, Sèneca, Shakespeare, Spinoza, Kierkegaard, Stevenson, Sade, Céline, Artaud, Stendhal, Tolstoj, Lewis Carrol, Swift, Txèkhov, Leopardi, Victor Hugo, Villon, Kropotkin, Zweig, Maiakovski, Jean Genet, Mark Twain, Boris Vian, T.E. Lawrence, Kerouac, Yukio Mishima, Burroughs, Hofmann, Éluard, Groucho Marx, Topor, Crumb, Andy Warhol, Charles Manson, Pasolini, Bukowski, Altan, Woody Allen, Ziegler, ...
Millelire è una collana di libri proposta a partire dal 1989. I Millelire, libri che hanno rivoluzionato il mercato editoriale, come si legge sulla Piccola Enciclopedia Garzanti del 1993, si presentano come opuscoli con una veste scarna e priva di orpelli, al prezzo di 1000 lire (circa 0,52 euro), anche per affermare la necessità di una promozione della lettura proletaria.[13]
Il successo editoriale è enorme: nel solo decennio novanta vengono vendute 20 milioni di copie, di cui 2-3 milioni soltanto di Lettera sulla felicità di Epicuro a Meneceo,[14] presentato con un breve commento critico e con il testo a fronte in greco. Altro libro di grande successo è Papalagi. Discorso del capo Tuiavii di Tiavea delle Samoa, un trattato etnologico pungente e sagace sulla civiltà e i falsi miti degli Occidentali; secondo alcune interpretazioni il testo sarebbe in realtà un falso realizzato da Erich Scheurmann, che lo avrebbe diffuso in Europa spacciandolo per una sua traduzione di un vero discorso del capo samoano.
Nel 1994 la collana è stata insignita del premio Compasso d'oro per la comunicazione e la grafica. Nel 2002 questi libri, che per oltre un decennio hanno rivoluzionato il mercato editoriale, hanno cessato la produzione, continuando tuttavia ad essere venduti nelle strade e nelle piazze. I primi Millelire, quelli della fine degli anni 1980, vengono ora riproposti come e-book liberamente scaricabili[15].
Nel 1994 Stampa Alternativa pubblicò (nella collana Millelirepiù) la prima parte de L'arte della gioia, di Goliarda Sapienza:[16] non ne pubblicò la versione integrale perché giudicata troppo sperimentale e immorale.[17]